Chi è online?
In totale ci sono 3 utenti online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 3 Ospiti Nessuno
Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 285 il Mar 27 Lug 2021, 08:00
Statistiche
Abbiamo 49 membri registratiL'ultimo utente registrato è Trockoetiden
I nostri utenti hanno pubblicato un totale di 1959 messaggi in 1924 argomenti
PER SALUTARCI
Argomenti simili
Ultimi argomenti attivi
San Damiano de Veuster Sacerdote 15 aprile
Pagina 1 di 1
San Damiano de Veuster Sacerdote 15 aprile
15 aprile
Tremenloo, Belgio, 3 gennaio 1840 - Molokai, Isole Hawaii, 15 aprile 1889
I coniugi fiamminghi De Veuster hanno otto figli. Due diverranno suore e due preti dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, detti anche «Società del Picpus», dalla via di Parigi dove è nata la congregazione. Giuseppe, penultimo degli otto, nato il 3 gennaio 1840, è destinato ad aiutare il padre, ma a 19 anni entra anche lui al Picpus prendendo il nome di fratel Damiano. Nell'istituto c'è anche suo fratello Pamphile: ordinato prete nel 1863, non va in missione perché malato e allora Damiano parte al suo posto anche se non è ancora sacerdote. Destinazione le Isole Sandwich, che più tardi si chiameranno Hawaii. Qui completa gli studi e diventa sacerdote nel 1864 e lavora nell'isola principale, Hawaii. Nel 1873 va nell'isola lazzaretto di Molokai, dove il governo confina i malati di lebbra e vi resterà per sempre. Nel 1885 viene contagiato. Muore dopo un mese e solo nel 1936 il suo corpo verrà riportato in Belgio. Giovanni Paolo II lo beatificò a Bruxelles nel 1995, mentre Benedetto XVI lo ha canonizzato in Piazza San Pietro l'11 ottobre 2009.
Etimologia: Damiano = domatore, o del popolo, dal greco
Martirologio Romano: In località Kalawao sull’isola di Molokai in Oceania, beato Damiano de Veuster, sacerdote della Congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, che attese con tale dedizione all’assistenza dei lebbrosi, da morire colpito anch’egli dalla lebbra.
I coniugi fiamminghi De Veuster hanno otto figli, da cui escono due suore e due preti dei “Sacri Cuori di Gesù e Maria”, detti anche “Società del Picpus”, dalla via di Parigi dove è nata la congregazione. Giuseppe, penultimo degli otto, è destinato ad aiutare il padre, ma a 19 anni entra anche lui al Picpus prendendo il nome di fratel Damiano. Nell’istituto c’è anche suo fratello Pamphile: ordinato prete nel 1863, Pamphile non va in missione perché malato, e allora Damiano ottiene di partire al posto del fratello, anche se non è ancora stato ordinato sacerdote.
Destinazione della missione: le Isole Sandwich, così chiamate dal loro scopritore James Cook nel 1778 in onore di Lord Sandwich, capo della Marina inglese. Sono un arcipelago indipendente sotto una monarchia locale, e più tardi si chiameranno Isole Hawaii.
Damiano le raggiunge dopo 138 giorni di navigazione, da Brema a Honolulu. Completa gli studi, diventa sacerdote nel 1864 e lavora nell’isola principale, Hawaii. Istruisce la gente nella fede e insegna ad allevare montoni e maiali, come pure a coltivare la terra. Il divario culturale crea ostacoli duri, la solitudine a volte gli pare insopportabile.
Ma è solo un primo collaudo. Nel 1873 il suo vescovo cerca preti volontari per l’isola lazzaretto di Molokai, dove il governo confina tutti i malati di lebbra, togliendoli alle famiglie: si offrono in quattro, per turni di 34 settimane, e tra loro c’è padre Damiano, che va per primo a Molokai e vi resterà per sempre (tranne un breve soggiorno a Honolulu). Ci deve restare, perché il governo teme il contagio e gli proibisce di lasciare l’isola con i suoi 780800 malati ad alta mortalità: 183 decessi nei primi otto mesi.
Ma "tanti ne seppelliamo, altrettanti ne manda il governo". Ora fuma la pipa per difesa contro l’insopportabile odore di carne in disfacimento, che a volte lo fa svenire in chiesa. A Molokai è prete, medico e padre: cura le anime, lava le piaghe, distribuisce medicine, stimola il senso di dignità dei malati, che si organizzano, lavorano la terra, creano orfanotrofi: opera loro, orgoglio loro.
Nel 1885, ecco la scoperta: anche lui è stato contagiato dalla lebbra. Ed è solo, aspettando a lungo un altro prete per confessarsi, fino all’arrivo del padre belga Conrardy, pochi mesi prima della morte. Sopporta incomprensioni, ma è capace di dire: "Sono tranquillo e rassegnato, e anche più felice in questo mio mondo". Fino all’ultimo aiuta gli studi sulla lebbra, sperimentando su di sé nuovi farmaci.
Muore dopo un mese di letto, e mille malati di lebbra lo seppelliscono ai piedi di un albero. Nel 1936 il suo corpo verrà riportato in Belgio, a Lovanio. Giovanni Paolo II lo beatificherà a Bruxelles nel 1995, completando l’iter iniziato da Paolo VI nel 1967, su richiesta di 33 mila lebbrosi.
Autore: Domenico Agasso
Tremenloo, Belgio, 3 gennaio 1840 - Molokai, Isole Hawaii, 15 aprile 1889
I coniugi fiamminghi De Veuster hanno otto figli. Due diverranno suore e due preti dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, detti anche «Società del Picpus», dalla via di Parigi dove è nata la congregazione. Giuseppe, penultimo degli otto, nato il 3 gennaio 1840, è destinato ad aiutare il padre, ma a 19 anni entra anche lui al Picpus prendendo il nome di fratel Damiano. Nell'istituto c'è anche suo fratello Pamphile: ordinato prete nel 1863, non va in missione perché malato e allora Damiano parte al suo posto anche se non è ancora sacerdote. Destinazione le Isole Sandwich, che più tardi si chiameranno Hawaii. Qui completa gli studi e diventa sacerdote nel 1864 e lavora nell'isola principale, Hawaii. Nel 1873 va nell'isola lazzaretto di Molokai, dove il governo confina i malati di lebbra e vi resterà per sempre. Nel 1885 viene contagiato. Muore dopo un mese e solo nel 1936 il suo corpo verrà riportato in Belgio. Giovanni Paolo II lo beatificò a Bruxelles nel 1995, mentre Benedetto XVI lo ha canonizzato in Piazza San Pietro l'11 ottobre 2009.
Etimologia: Damiano = domatore, o del popolo, dal greco
Martirologio Romano: In località Kalawao sull’isola di Molokai in Oceania, beato Damiano de Veuster, sacerdote della Congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, che attese con tale dedizione all’assistenza dei lebbrosi, da morire colpito anch’egli dalla lebbra.
I coniugi fiamminghi De Veuster hanno otto figli, da cui escono due suore e due preti dei “Sacri Cuori di Gesù e Maria”, detti anche “Società del Picpus”, dalla via di Parigi dove è nata la congregazione. Giuseppe, penultimo degli otto, è destinato ad aiutare il padre, ma a 19 anni entra anche lui al Picpus prendendo il nome di fratel Damiano. Nell’istituto c’è anche suo fratello Pamphile: ordinato prete nel 1863, Pamphile non va in missione perché malato, e allora Damiano ottiene di partire al posto del fratello, anche se non è ancora stato ordinato sacerdote.
Destinazione della missione: le Isole Sandwich, così chiamate dal loro scopritore James Cook nel 1778 in onore di Lord Sandwich, capo della Marina inglese. Sono un arcipelago indipendente sotto una monarchia locale, e più tardi si chiameranno Isole Hawaii.
Damiano le raggiunge dopo 138 giorni di navigazione, da Brema a Honolulu. Completa gli studi, diventa sacerdote nel 1864 e lavora nell’isola principale, Hawaii. Istruisce la gente nella fede e insegna ad allevare montoni e maiali, come pure a coltivare la terra. Il divario culturale crea ostacoli duri, la solitudine a volte gli pare insopportabile.
Ma è solo un primo collaudo. Nel 1873 il suo vescovo cerca preti volontari per l’isola lazzaretto di Molokai, dove il governo confina tutti i malati di lebbra, togliendoli alle famiglie: si offrono in quattro, per turni di 34 settimane, e tra loro c’è padre Damiano, che va per primo a Molokai e vi resterà per sempre (tranne un breve soggiorno a Honolulu). Ci deve restare, perché il governo teme il contagio e gli proibisce di lasciare l’isola con i suoi 780800 malati ad alta mortalità: 183 decessi nei primi otto mesi.
Ma "tanti ne seppelliamo, altrettanti ne manda il governo". Ora fuma la pipa per difesa contro l’insopportabile odore di carne in disfacimento, che a volte lo fa svenire in chiesa. A Molokai è prete, medico e padre: cura le anime, lava le piaghe, distribuisce medicine, stimola il senso di dignità dei malati, che si organizzano, lavorano la terra, creano orfanotrofi: opera loro, orgoglio loro.
Nel 1885, ecco la scoperta: anche lui è stato contagiato dalla lebbra. Ed è solo, aspettando a lungo un altro prete per confessarsi, fino all’arrivo del padre belga Conrardy, pochi mesi prima della morte. Sopporta incomprensioni, ma è capace di dire: "Sono tranquillo e rassegnato, e anche più felice in questo mio mondo". Fino all’ultimo aiuta gli studi sulla lebbra, sperimentando su di sé nuovi farmaci.
Muore dopo un mese di letto, e mille malati di lebbra lo seppelliscono ai piedi di un albero. Nel 1936 il suo corpo verrà riportato in Belgio, a Lovanio. Giovanni Paolo II lo beatificherà a Bruxelles nel 1995, completando l’iter iniziato da Paolo VI nel 1967, su richiesta di 33 mila lebbrosi.
Autore: Domenico Agasso
Argomenti simili
» San Vincenzo Ferrer Sacerdote 5 aprile
» San Pietro da Verona Sacerdote e martire 6 aprile
» San Fedele da Sigmaringen Sacerdote e martire 24 aprile
» San Pietro da Verona Sacerdote e martire 6 aprile
» San Fedele da Sigmaringen Sacerdote e martire 24 aprile
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Lun 21 Ott 2013, 22:26 Da tina
» martedì 3 settembre 2013
Mar 03 Set 2013, 16:13 Da tina
» venerdì 12 luglio 2013
Ven 12 Lug 2013, 15:06 Da tina
» venerdì 5 luglio 2013
Ven 05 Lug 2013, 15:52 Da tina
» CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESÙ
Gio 27 Giu 2013, 16:15 Da tina
» Beata Vergine Maria Consolatrice (La Consolata) Venerata a Torino
Gio 20 Giu 2013, 12:08 Da tina
» Beata Vergine Maria di Fatima 13 maggio
Lun 13 Mag 2013, 22:39 Da tina
» lunedì 13 maggio
Lun 13 Mag 2013, 22:33 Da tina
» lunedì 11 marzo
Lun 11 Mar 2013, 17:57 Da tina