giovedì 17 dicembre

Antifona d'ingresso
Si allietino i cieli ed esulti la terra:
viene il nostro Dio, e avrà pietà dei poveri. (cf. Is 49,13)

Colletta
Dio creatore e redentore,
che hai rinnovato il mondo nel tuo Verbo,
fatto uomo nel grembo di una Madre sempre vergine,
concedi che il tuo unico Figlio,
primogenito di una moltitudine di fratelli,
ci unisca a sé in comunione di vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Prima lettura

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, Giacobbe chiamò i figli e disse:
«Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe,
ascoltate Israele, vostro padre!
Giuda, ti loderanno i tuoi fratelli;
la tua mano sarà sulla cervìce dei tuoi nemici;
davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.
Un giovane leone è Giuda:
dalla preda, figlio mio, sei tornato;
si è sdraiato, si è accovacciato come un leone
e come una leonessa; chi lo farà alzare?
Non sarà tolto lo scettro da Giuda
né il bastone del comando tra i suoi piedi,
finché verrà colui al quale esso appartiene
e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli».

Parola di Dio

Il primato di Giuda. Esclusi i tre primi fratelli, in ordine di anzianità viene Giuda, il non fu senza macchia (37,2s; 38,16) ma si era redento col nobile gesto in favore di Beniamino (44,33): a lui va il diritto di primogenitura.

La forza vittoriosa di Giuda è paragonata a quella del leone. Come il leone, dopo aver fatto la preda, risale nella sua tana, e guai a chi lo tocca, così la tribù di Giuda, dopo aver vittoriosamente combattuto nelle vall, risale sulle sue montagne, donde nessuno sarà capace di smuoverla.

Durata del primato di Giuda fino al Messia. Per la legge del parallelismo poetico, i due primi stichi indicano una cosa sola: lo scettro, cioè il lungo bastone di comando, non cadrà di mano a Giuda, e quindi l'estremità inferiore del bastone non sarà tolta tra i suoi piedi (si immagina il comandante seduto col bastone tra i piedi). In altre parole: la tribù di Giuda primeggerà sempre. Colui al quale appartiene lo scettro è un personaggio di autorità senza pari, perché è tale da aver diritto allo scettro e anche all'obbedienza dei popoli. Sarà un sovrano per diritto innato e dominerà sui popoli.

Salmo responsoriale

Rit. Venga il tuo regno di giustizia e di pace.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Ai poveri del popolo renda giustizia,
salvi i figli del misero.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
O Sapienza dell’Altissimo,
che tutto disponi con forza e dolcezza:
vieni ad insegnarci la via della saggezza.
Alleluia.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.

Parola del Signore

Matteo divide la sua genealogia in tre sezioni di quattordici generazioni ciascuna, ma di non identico valore cronologico. La prima sezione va dall'epoca di Abramo a quella di Davide (dal 1850 circa al 1010 a.C.); la seconda, dall'epoca di Salomone alla deportazione (970-587 a.C.); la terza sino alla nascita di Gesù. In quest'ultima lista, dopo il nome di Zorobabele, Matteo cita una fonte personale, che gli sarà potuta giungere dagli archivi privati della casa di Giuseppe. Dopo il ritorno dall'esilio, infatti le liste genealogiche vennero conservate con cura, perchè permettevano di stabilire quali famiglie si erano preservate da eventuali mescolanze con le famiglie pagane: esse solo formavano l'Israele legittimo e potevano esercitare tutti i diritti religiosi.

Il raffronto dei nomi con i dati della storia rivela che Matteo ha ritoccato le liste originali. Il nucleo del racconto non poggia su alcuno dei nomi, ma sull'insieme della storia che, attraverso Abramo, passa per Davide per sfociare finalmente in Gesù Messia. Il numero 14 è stato conservato sia per la preoccupazione del parallelismo con la prima sezione che, secondo il Cronista, comprendeva quattordici generazioni, sia per indicare il numero regale di Davide (d=4; v=6; d=4).

Questo è il portale splendente di Gesù nel mondo.

La genealogia di Luca risale da Gesù sino ad Adamo, il che meglio si accorda con la teologia universale di Luca, e richiama il tema paolino del Cristo, nuovo Adamo. La divergenza con la genealogia di Matteo viene generalmente spiegata in due modi: 1) Matteo darebbe l'ascendenza dinastica e Luca l'ascendenza naturale; 2) Matteo darebbe l'ascendenza naturale e Luca l'ascendenza legale (legge del Levirato: Dt 25,5-10; Mt 22,24).

Matteo colloca subito Gesù nella sua situazione umana: un personaggio della storia. Gli da anche un titolo di gloria: figlio di Davide, il re detentore delle promesse messianiche. <<Figlio di Davide>> diventerà un' acclamazione o un riconoscimento di dignità nel corpo del ministero pubblico di Gesù. Da notare l'uso solenne del doppio nome di Gesù Cristo, il che è raro nei vangeli.

Orazione sulle offerte

Santifica, o Dio, i doni della tua Chiesa,
e nella partecipazione a questo grande mistero
nutrici con il pane della vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione
Ecco, viene l’atteso da tutti i popoli,
la casa del Signore sarà piena di gloria. (cf. Ag 2,

Comunione spirituale
Gesù mio, credo che sei presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e Ti desidero nell'anima mia. Poichè ora non posso riceverti nella Santa Comunione, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, Ti abbraccio e mi unisco a Te; non permettere che mi allontani più.

Orazione dopo la comunione
Dio onnipotente,
che ci hai fatto tuoi commensali,
esaudisci i nostri desideri
e fa’ che ardenti del tuo Spirito
splendiamo come lampade davanti al Cristo che viene.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.