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mercoledì 23 dicembre
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mercoledì 23 dicembre
Feria di Avvento
Sant'Ivo
Feria
Antifona d'Ingresso
Nascerà per noi un bambino,
sarà chiamato Dio potente,
e saranno in lui benedette
tutte le nazioni del mondo. (cf. Is 9,6; Sal 72,17)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
è ormai davanti a noi il Natale del tuo Figlio:
ci soccorra nella nostra indegnità
il Verbo che si è fatto uomo nel seno della Vergine Maria
e si è degnato di abitare fra noi.
Egli è Dio, e vive e regna con te...
Prima Lettura
Ml 3, 1-4.23-24
Dal libro del profeta Malachia
Così dice il Signore Dio: «Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate; l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, ecco viene, dice il Signore degli eserciti.
Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un'oblazione secondo giustizia. Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani.
Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga
il giorno grande e terribile del Signore,
perché converta il cuore dei padri verso i figli
e il cuore dei figli verso i padri;
così che io venendo non colpisca
il paese con lo sterminio».
Parola di Dio.
La salvezza del popolo è pura iniziativa e puro dono di Dio («Ecco, io manderò»); è una liberazione realizzata da parte di Dio: è l'incontro con Dio nel Tempio, «sulla santa montagna».Il tempio o Santuario è il luogo della particolare presenza di Dio; nell'interno del Tempio è il Santo dei Santi che racchiude l'Arca dell'Alleanza, il tabernacolo cioè delle nozze di Dio con l'umanità. Quest'Arca-Tabernacolo è la Vergine Maria in cui <<il Verbo si fece carne>>.
<<Egli è come il fuoco...>>. Il fuoco è un segno importante nelle apparizioni divine dell'Antico Testamento (Es 3,2; 19,18): in particolare è spesso un simbolo della collera di Dio ( la collera, come l'ira, in Dio è sempre una reazione di amore; il contrario dell'amore è l'odio). Il peccato aveva devastato tutto; ma Dio farà una <<Nuova Alleanza>>.
Signore dell'impossibile, Dio realizzerà le sue promesse fatte al popolo e le realizzerà attraverso il suo intermediario: l'Angelo dell'Alleanza (il Figlio di Dio fatto uomo). Il Messia <<siederà per fondere>>, cioè eserciterà il giudizio con la Parola di Verità e <<purificherà>> con la misericordia e il perdono dei peccati. Péguy diceva che <<il mestiere di Dio è perdonare>>. Il perdono non è debolezza, ma segno di forza e di onnipotenza divina. Bisogna essere molto grandi per perdonare.
<<Allora l'offerta sarà gradita al Signore>>: Dio vuole un appuntamento di amore con il suo popolo e non un semplice incontro di cerimonie litrugiche. Il peccato, che è il più grande ostacolo all'intimità con Dio, non è soltanto una semplice trasgressione di una legge o di un interdetto: è un adulterio nei riguardi di Dio, è la più grave infedeltà, è il tradimento dell'Amore. Ciò che Dio attende da ciascuno di noi è un amore totale e costante di fedeltà.
Con l'arrivo di Gesù è, per così dire, iniziata l'eternità. Noi vogliamo vivere perciò non per il tempo, ma per l'eternità.
Salmo Responsoriale
dal Salmo 24
Rit. Leviamo il capo: è vicina la nostra salvezza.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua verità e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Buono e retto è il Signore,
la via giusta addita ai peccatori;
guida gli umili secondo giustizia,
insegna ai poveri le sue vie.
Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia
per chi osserva il suo patto e i suoi precetti.
Il Signore si rivela a chi lo teme,
gli fa conoscere la sua alleanza.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
O Emmanuele, Dio-con-noi,
attesa dei popoli e loro liberatore:
vieni a salvarci con la tua presenza.
Alleluia.
Vangelo
1,57-66
† Dal vangelo secondo Luca
In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei.
All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.
Parola del Signore.
Due fatti straordinari: la nascita di un figlio alla moglie di Zaccaria, sterile e avanzata negli anni; la scelta del nome del figlio da parte di Dio (di solito questo era un diritto del padre).
Il nome determina la natura di un essere. Un cambiamento di nome segna pure un cambiamento di destino. L'imposizione del nome indica che Dio riserva per sé, per una missione speciale, l'individuo a cui lo impone. Il nome assume quindi anche un valore simbolico. <<Giovanni>> significa <<Dio ha avuto misericordia>> o <<Dio fa grazia>>; evidentemente indica la sua vocazione nei disegni di Dio, il suo compito di introdurre il popolo nell'èra messianica della grazia e della misericordia.
La nascita del bambino sarà fonte di gioia per i genitori, ma anche per gli altri che attendono il Messia. La gioia sorpassa così la cerchia ristretta dei genitori e dei parenti.
Orazione sulle Offerte
O Signore, questo sacrificio,
espressione perfetta della fede,
operi la nostra riconciliazione con te,
perché rinnovati nello spirito
possiamo celebrare l’inizio della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
Ap 3,20
<<Ecco, sto alla porta e busso>>, dice il Signore
<<Se uno ascolta la mia voce e mi apre,
io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me>>.
Comunione spirituale
Gesù mio, credo che sei presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e Ti desidero nell'anima mia. Poichè ora non posso riceverti nella Santa Comunione, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, Ti abbraccio e mi unisco a Te; non permettere che mi allontani più.
Orazione dopo la Comunione
Da questo sacramento di vita eterna
venga a noi il dono della tua pace, o Padre,
perché siamo pronti a correre con le lampade accese
incontro al tuo Figlio che viene.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
* * *
Gli artisti sono gli uomini-guida dell'umanità, al pari dei santi (Schiller).
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Lun 21 Ott 2013, 22:26 Da tina
» martedì 3 settembre 2013
Mar 03 Set 2013, 16:13 Da tina
» venerdì 12 luglio 2013
Ven 12 Lug 2013, 15:06 Da tina
» venerdì 5 luglio 2013
Ven 05 Lug 2013, 15:52 Da tina
» CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESÙ
Gio 27 Giu 2013, 16:15 Da tina
» Beata Vergine Maria Consolatrice (La Consolata) Venerata a Torino
Gio 20 Giu 2013, 12:08 Da tina
» Beata Vergine Maria di Fatima 13 maggio
Lun 13 Mag 2013, 22:39 Da tina
» lunedì 13 maggio
Lun 13 Mag 2013, 22:33 Da tina
» lunedì 11 marzo
Lun 11 Mar 2013, 17:57 Da tina