EPIFANIA 6 gennaio

EPIFANIA: FESTA DEI SANTI RE MAGI
Offrire doni a Colui che si dona
Il Vangelo di Gesù si chiude con questo comando che Egli diede ai suoi discepoli: 'Andate ad ammaestrare tutte le genti'. Ma questo 'pressante desiderio di Gesù' è già annunciato nelle prime pagine evangeliche.
Il racconto natalizio dei Magi (che giungono a Betlemme dal lontano Oriente, per adorare il Bambino Gesù) ci parla già delle genti lontane, e le descrive già in cammino verso il Figlio di Dio fatto uomo. Così sappiamo che i popoli sono alla ricerca di Gesù e che Egli vuole essere 'trovato' da tutti. Per questo la Sacra Scrittura, parlando dell'atteso Messia, lo chiamava: 'Il desiderato di tutte le genti'.
È questo un principio essenziale della nostra fede: i cristiani sono solo di Cristo, ma Cristo non è solo dei cristiani: Egli è venuto, infatti, per la salvezza di tutti gli uomini.
Il ricordo dei Magi, guidati, da una stella ci ricorda, poi, il bel disegno di Dio che ha affidato anche alla sua creazione (alla luminosità del sole, all'incanto e all'armonia delle stelle, alla bellezza del mare, all'avvicendarsi delle stagioni e ai frutti della terra...) il compito di indirizzarci verso di Lui.
Un altro bel suggerimento ci viene dai doni che i tre sapienti portano a Gesù Bambino, riconoscendolo come Re (oro), Sacerdote (incenso) e Vittima (mirra).
In alcuni mosaici e affreschi, il Bambino Gesù viene raffigurato col piedino posato sulle ginocchia di Maria, ma già tutto sbilanciato (come fanno i bambini) nel tentativo di afferrare i doni che i Magi gli offrono; poi, a uno sguardo più attento, ci si accorge che forse il Bambino si getta in avanti perché è Lui che vuole donarsi: è Lui che vuole essere il Dono.