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giovedì 28 gennaio
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giovedì 28 gennaio
III Settimana -Tempo Ordinario
San Tommaso d'Aquino
Memoria
Antifona d'IngressoSan Tommaso d'Aquino
Memoria
La bocca del giusto proclama la sapienza,
e la sua lingua esprime la giustizia;
la legge del suo Dio è nel suo cuore.
Colletta
O Dio, che in san Tommaso d’Aquino
hai dato alla tua Chiesa
un modello sublime di santità e di dottrina,
donaci la luce per comprendere i suoi insegnamenti
e la forza per imitare i suoi esempi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Prima lettura
2Sam 7,18-19.24-29
Dal secondo libro di Samuèle
Dopo che Natan gli ebbe parlato, il re Davide andò a presentarsi davanti al Signore e disse: «Chi sono io, Signore Dio, e che cos’è la mia casa, perché tu mi abbia condotto fin qui? E questo è parso ancora poca cosa ai tuoi occhi, Signore Dio: tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un lontano avvenire: e questa è legge per l’uomo, Signore Dio! Hai stabilito il tuo popolo Israele come popolo tuo per sempre, e tu, Signore, sei diventato Dio per loro.
Ora, Signore Dio, la parola che hai pronunciato sul tuo servo e sulla sua casa confermala per sempre e fa’ come hai detto. Il tuo nome sia magnificato per sempre così: “Il Signore degli eserciti è il Dio d’Israele!”. La casa del tuo servo Davide sia dunque stabile davanti a te! Poiché tu, Signore degli eserciti, Dio d’Israele, hai rivelato questo al tuo servo e gli hai detto: “Io ti edificherò una casa!”. Perciò il tuo servo ha trovato l’ardire di rivolgerti questa preghiera.
Ora, Signore Dio, tu sei Dio, le tue parole sono verità. Hai fatto al tuo servo queste belle promesse. Dégnati dunque di benedire ora la casa del tuo servo, perché sia sempre dinanzi a te! Poiché tu, Signore Dio, hai parlato e per la tua benedizione la casa del tuo servo è benedetta per sempre!».
Parola di Dio.
Davide è re, a titoli diversi, di tribù differenti. La sua preghiera consiste nel presagire l'unità del popolo e nel vedere nella dinastia dei suoi discendenti e nella alleanza di questa con Dio il segreto e la fonte dell'unità. La preghiera di Davide si esprime dinanzi all'Arca come se questa dovesse essere per sempre il segno e il testimone della solidarietà del popolo unificato e della dinastia davidica nell'alleanza col Signore e nell'adempimento della sua promessa.
Il v.24 (aggiunto in sseguito) testimonia della teologia del Deuteronòmio (cfr 7,6; 26,17), e ripete lo stesso insegnamento: il divenire del popolo dipende dalla sua fedeltà a Dio. Tuttavia, non si tratta più, in questo versetto, della mediazione della dinastia regale: il Deuteronòmio prende già una certa distanza nei riguardi dei discendenti di Davide si spesso dimentichi delle condizioni poste da Dio per l'esecuzione della sua promessa.
Salmo responsoriale
Sal 131
Rit. Tu sei fedele, Signore, in ogni tua parolaRicòrdati, Signore, di Davide,
di tutte le sue fatiche,
quando giurò al Signore,
al Potente di Giacobbe fece voto.
«Non entrerò nella tenda in cui abito,
non mi stenderò sul letto del mio riposo,
non concederò sonno ai miei occhi
né riposo alle mie palpebre,
finché non avrò trovato un luogo per il Signore,
una dimora per il Potente di Giacobbe».
Il Signore ha giurato a Davide,
promessa da cui non torna indietro:
«Il frutto delle tue viscere
io metterò sul tuo trono!
Se i tuoi figli osserveranno la mia alleanza
e i precetti che insegnerò loro,
anche i loro figli per sempre
siederanno sul tuo trono».
Sì, il Signore ha scelto Sion,
l’ha voluta per sua residenza:
«Questo sarà il luogo del mio riposo per sempre:
qui risiederò, perché l’ho voluto».
Canto al Vangelo (Sal 118,105)
Alleluia, alleluia.
Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
Alleluia.
Vangelo
Mc 4,21-25
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
Parola del Signore.
Due gruppi di sentenze collegati tra loro mediante un incitamento ad ascoltare (v.23). Le parole di richiamo all'attenzione nell'udire concludono il primo gruppo, riferito ai predicatori; quelle invece che invitano a un'attenzione più interiore introducono il secondo gruppo (v. 24a), rivolto a tutti gli uditori del messaggio evangelico.
L'immagine della lucerna da porre in cima al candeliere si riferisce alla predicazione del Regno di Dio. Anche Gesù ha predicato e insegnato in pubblico, ma la maggioranza del popolo rimase ostinatamente nell'incredulità e nell'incomprensione, mentre solo la più ristretta cerchia dei discepoli accolse con fede le sue parole e Dio rivelò loro il mistero del suo Regno.
Ciò per intanto è celato si dovrà svelare; quanto è mantenuto nel segreto dovrà venire conosciuto. Dopo la Pasqua, dovranno essere manifestati agli uomini anche il mistero della persona e dell’opera di Gesù, il segreto del Regno di Dio. È un potente richiamo ai predicatori del vangelo e alla comunità cristiana, richiamo rafforzato dall’incitamento: << Chi ha orecchi per intendere, intenda! >>. L’intera comunità deve mostrarsi attenta nell’ascoltare e rendersi conto che la sua missione è quella di agire nel mondo.
Chi ha già un tesoro di fede e d’amore, di buona volontà e di forza per l’attuazione della vita cristiana, riceverà doni ancor maggiori ascoltando la parola di Dio come si deve. Chi invece è privo di tutto questo vedrà scomparire anche la fede da lui accolta solo esteriormente e finirà per restare del tutto a mani vuote.
Colui che fa posto alla parola di Dio e fa sì che si sviluppi, ne ricaverà una ricca mercede. Si deve accogliere il messaggio divino con animo ben disposto e cuore aperto, se si vuole che esso porti frutto. << La parola di Cristo abiti abbondantemente fra voi! >> (Col 3,16). L’udire non significa semplicemente un atteggiamento ricettivo,ma esige una partecipazione personale.
La parola di Dio ha in sé una grande forza; ma è necessario accoglierla con animo ben disposto, mantenerla saldamente e proteggerla da influenze dannose. È una forza vivente, alla quale però è indispensabile offrire lo spazio per espandersi.
San Francesco d’Assisi sapeva leggere nella natura l’attività di Dio. Dice Tommaso da Celano che le tracce di Dio impresse nelle cose << permettevano a Francesco di seguire dappertutto il suo Dilettissimo >> .
Il segreto della fede è di rintracciare Dio o di introdurlo in ogni momento negli elementi e negli avvenimenti del mondo che in apparenza non hanno niente a che fare col suo disegno soprannaturale. Di fronte alle leggi di inerzia che sembrano intralciare l’opera di Dio, si leva in tutta la sua maestà la legge di una potenza irresistibile che solleva il creato verso il suo Creatore. Conseguenza: ottimismo.
San Tommaso d’Aquino (1225?-1274). Nacque nei pressi di Montecassino. Entrato nell’ordine dei Domenicani fu studente e poi maestro di teologia a Parigi. Tommaso è il più valido testimone del pensiero cristiano in quell’aureo periodo che fu il secolo XIII: ha realizzato la prima grande sintesi tra la filosofia pagana di Aristotele e degli Arabi e la teologia di sant’Agostino e della Bibbia; i suoi scritti rimasero, per quasi sette secoli, il fondamento della formazione degli aspiranti al sacerdozio. La sua scienza è frutto di una intelligenza eccezionale, ma anche di un gusto spiccato per la preghiera e la contemplazione. Nella Chiesa Tommaso è onorato (1567) col titolo di << Dottore angelico >>.
Orazione sulle offerte
Accogli, Signore, il sacrificio che ti presentiamo,
nel ricordo di san Tommaso d'Aquino,
e fa' che imitando il suo esempio ci consacriamo inetramente
al servizio della tua gloria. Per Cristo ...
Antifona alla comunione
Questo è il servo saggio e fedele,
che il Signore ha posto a capo della sua famiglia,
per distribuire a tempo debito la razione di cibo.
Orazione dopo la comunione
O Padre, che ci hai nutrito di Cristo, pane vivo,
formaci alla scuola del suo Vangelo,
perchè sull'esempio di san Tommaso d'Aquino
conosciamo la tua verità
e la testimoniamo nella carità fraterna. Per Cristo ...
* * *
La felicità è una via di mezzo fra il troppo e il troppo poco (Channing Pollock).
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Lun 21 Ott 2013, 22:26 Da tina
» martedì 3 settembre 2013
Mar 03 Set 2013, 16:13 Da tina
» venerdì 12 luglio 2013
Ven 12 Lug 2013, 15:06 Da tina
» venerdì 5 luglio 2013
Ven 05 Lug 2013, 15:52 Da tina
» CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESÙ
Gio 27 Giu 2013, 16:15 Da tina
» Beata Vergine Maria Consolatrice (La Consolata) Venerata a Torino
Gio 20 Giu 2013, 12:08 Da tina
» Beata Vergine Maria di Fatima 13 maggio
Lun 13 Mag 2013, 22:39 Da tina
» lunedì 13 maggio
Lun 13 Mag 2013, 22:33 Da tina
» lunedì 11 marzo
Lun 11 Mar 2013, 17:57 Da tina