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martedì 2 marzo
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martedì 2 marzo
II Settimana del Salterio
Sant’Agnese di Praga
Feria
II Settimana del Salterio
Sant’Agnese di Praga
Feria
II Settimana del Salterio
Antifona d'ingresso
Illumina i miei occhi, Signore,
perché non mi addormenti nella morte;
perché il mio nemico non dica:
“Ho prevalso su di lui”. (Sal 13,4-5)
Colletta
Custodisci, o Padre, la tua Chiesa
con la tua continua benevolenza,
e poiché, a causa della debolezza umana,
non può sostenersi senza di te,
il tuo aiuto la liberi sempre da ogni pericolo
e la guidi alla salvezza eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Prima lettura
Is 1,10.16-20
Imparate a fare il bene, cercate la giustizia.
Dal libro del profeta Isaìa
Ascoltate la parola del Signore,
capi di Sòdoma;
prestate orecchio all’insegnamento del nostro Dio,
popolo di Gomorra!
«Lavatevi, purificatevi,
allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni.
Cessate di fare il male,
imparate a fare il bene,
cercate la giustizia,
soccorrete l’oppresso,
rendete giustizia all’orfano,
difendete la causa della vedova».
«Su, venite e discutiamo
– dice il Signore.
Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana.
Se sarete docili e ascolterete,
mangerete i frutti della terra.
Ma se vi ostinate e vi ribellate,
sarete divorati dalla spada,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Parola di Dio
Questo oracolo risale ai primi anni del ministero del profeta Isaia (prima del 735?) e sullo stile molto colorito di Amos (Am 5,14-21) se la prende con l’ipocrisia del popolo.
Si può supporre che questo oracolo sia stato pronunciato durante una celebrazione liturgica (v.13), probabilmente nel momento in cui saliva il fumo dei sacrifici (v.11), mentre la folla assumeva un atteggiamento di preghiera (v.15).
> Salmo responsoriale
Sal 49
Rit. A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti.
Non prenderò vitelli dalla tua casa
né capri dai tuoi ovili.
Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle?
Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio.
Canto al Vangelo (Ez 18,31)
Lode e onore a te, Signore Gesù.
Liberatevi da tutte le iniquità commesse, dice il Signore,
e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.
Lode e onore a te, Signore Gesù.
> Vangelo
Mt 23,1-12
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore
L’ipocrisia dei dotti tendenziosi (vv. 1-4). Gesù non contesta la loro funzione d’insegnamento. <
Ma essi rifiutano di toccare con la punta del dito il carico che vorrebbero vedere sulle spalle degli altri. Il loro insegnamento sarebbe più convincente, se almeno fosse confermato dal loro esempio.
La loro sciocca vanità (v. 5-11). È messa in evidenza dal loro modo di vestire, dalla loro sete di precedenze, dalla loro ricerca di titoli.
Vanità nel vestire (v. 5). Ci sono forniti due dettagli, perché pittoreschi e ingenui. Vogliono passare a ogni costo per santi, come se la santità si misurasse dalla larghezza dei filattèri e dalla lunghezza dei fiocchi. Si chiamavano filattèri delle piccole scatolette attaccate all’avambraccio sinistro e sulla fronte per mezzo di corregge di cuoio. Le scatolette contenevano minuscoli rotoli di pergamena, sui quali erano scritti dei versetti della Bibbia (Es 13,1-6; Dt 6,4-9; 11,13-21). In tal modo era stato materializzato il precetto che richiamava la necessità di pensare alla Legge del Signore e di metterla in pratica (Dt 6,. I filattèri si portavano per la preghiera del mattino. I farisei li facevano di dimensioni eccezionali per suggerire agli ingenui che l’intensità della loro preghiera era straordinaria. I fiocchi (Mt 9,20-21; 14,36) erano attaccati ai lembi del mantello come un pro-memoria (noi facciamo un nodo al fazzoletto) per ricordare gli obblighi della legge e dell’alleanza. Questi ciuffi di lana bianca erano fissati con nastri azzurri. I farisei allungavano anche questi oltremisura per apparire osservatori incomparabili dei desideri del Signore. È così che Tartufo parlava con piacere del suo cilicio e della sua disciplina.
Ricerca delle precedenze (vv. 6-7). A tavola i farisei sceglievano i primi posti (Lc 14,7-10), alla sinagoga le prime sedie, e sulla pubblica piazza ambivano i saluti rispettosi della gente. Talvolta è difficile conciliare l’umiltà interiore, sempre necessaria, con le esigenze di protocollo e con il galateo. Perché l’orgoglio sottile può nascondersi sia dietro il rifiuto che nella ricerca nel posto. La semplicità deve poter conciliare ciò che l’affettazione, in un senso o in un altro , potrebbe avere di reprensibile. Nemmeno gli apostoli andavano esenti da preoccupazioni vanitose (Lc 22, 24-27).
Amore dei titoli onorifici (vv.8-19). I farisei amavano essere chiamati: padre, maestro, signore; sono soltanto tre esempi presi fra tanti.
Orazione sulle offerte
Il sacrificio che ti offriamo, Signore,
compia in noi la tua opera di santificazione,
ci guarisca dai nostri egoismi,
e ci renda partecipi dei beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Annunzierò tutte le tue meraviglie.
In te gioisco ed esulto, canto inni al tuo nome, o Altissimo. (Sal 9,2-3)
Orazione dopo la comunione
O Dio, nostro Padre, la partecipazione alla tua mensa
ci faccia progredire nell’impegno di vita cristiana,
e ci ottenga il continuo aiuto della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.
rosa- Ospite
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Lun 21 Ott 2013, 22:26 Da tina
» martedì 3 settembre 2013
Mar 03 Set 2013, 16:13 Da tina
» venerdì 12 luglio 2013
Ven 12 Lug 2013, 15:06 Da tina
» venerdì 5 luglio 2013
Ven 05 Lug 2013, 15:52 Da tina
» CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESÙ
Gio 27 Giu 2013, 16:15 Da tina
» Beata Vergine Maria Consolatrice (La Consolata) Venerata a Torino
Gio 20 Giu 2013, 12:08 Da tina
» Beata Vergine Maria di Fatima 13 maggio
Lun 13 Mag 2013, 22:39 Da tina
» lunedì 13 maggio
Lun 13 Mag 2013, 22:33 Da tina
» lunedì 11 marzo
Lun 11 Mar 2013, 17:57 Da tina