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DICIANNOVESIMO SABATO 24 aprile
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DICIANNOVESIMO SABATO 24 aprile
4° Mistero della Gloria: Maria è assunta in cielo
Prima di metterci in ascolto della Parola di Dio, invochiamo lo Spirito Santo e preghiamo con la fede della Chiesa.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
INVOCHIAMO LO SPIRITO SANTO
Noi ti adoriamo e ti amiamo con tutto il nostro cuore, o Spirito divino, Dio onnipotente, Amore del Padre e del Figlio. Vieni dunque, o Dio di bontà e di misericordia, a dare la grazia col tuo alito vivificatore al nostro cuore; vieni, o Fuoco divino e insegnaci a parlare il linguaggio dei Santi. Vieni e con la tua luce ineffabile illuminaci, col tuo fuoco purificaci, accendici il cuore e rendilo ardente della tua carità. Spirito di verità, senza di te siamo nell'errore; Spirito di amore, senza di te siamo aridi; Spirito di vita, senza di te siamo senza vita. Donaci, perciò, o Dio di bontà, i frutti del tuo Spirito. Amen.
(Dagli Scritti di Bartolo Longo)
PREGHIAMO CON LA CHIESA
O Dio, che volgendo lo sguardo all'umiltà della Vergine Maria l'hai innalzata alla sublime dignità di madre del tuo unico Figlio fatto uomo e l'hai coronata di gloria incomparabile, fa' che, inseriti nel mistero di salvezza, anche noi possiamo per sua intercessione giungere fino a te nella gloria del cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. (Messale Romano, Colletta dall'Assunzione della Beata Vergine Maria)
ASCOLTIAMO LA PAROLA DI DIO
Per dare maggiore profóndità alla nostra meditazione apriamo il cuore al Signore che ci parla.
Dal Cantico dei Cantici (2,8-14)
Una voce! Il mio diletto! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline. Somiglia il mio diletto a un capriolo o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia attraverso le inferriate. Ora parla il mio diletto e mi dice: "Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! Perché, ecco, l'inverno è passato, è cessata la pioggia, se n'è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. Il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro".
MEDITIAMO
L'ascolto e la meditazione si nutrono di silenzio. Facciamo una breve pausa, poi, leggiamo e continuiamo a meditare.
Dai Discorsi di Paolo VI
La Madonna ci ascolta, ci vede, ci protegge, ci è vicina. È la madre di tutti i viventi, la madre della Chiesa, per cui siamo non solo autorizzati, ma invitati al colloquio con Lei.
Il mistero dell'Assunzione, che esalta Maria nelle sue vette più alte e inaccessibili, ci esorta a rinnovare questo rapporto confidenziale con Lei, nella consapevolezza di essere tanto bisognosi di soccorso, di aiuto, di luce, di forza, di conforto.
Dobbiamo rinverdire quella che con il linguaggio della pietà cristiana chiamiamo la devozione alla Madonna: Siamo devoti di Maria? Diciamo bene 1'Ave Maria, che è la preghiera programmatica della nostra devozione? Diciamo il Rosario?
Come fanciulli come anime pie, come anime semplici, come anime alcune volte doloranti, disperate, dobbiamo ritornare alla pietà, alla misericordia, al soccorso della Madonna. Madonna, aiutaci, sii vicina ai nostri casi, alle nostre sventure, ai nostri bisogni, alle nostre esperienze.
Vedi in che mondo viviamo, specialmente laddove vediamo profanata la vita umana da sentimenti, azioni, costumi che non sono quelli cristiani. Non c'è rispetto per la vita, per la dignità delle persone, per l'innocenza dei nostri costumi.
Dobbiamo perciò tornare ad essere capaci di discorrere in ogni momento con Maria Santissima. Non è difficile né per le anime grandi, né per le anime piccole. E il rapporto trascendente e sublime che la pietà cristiana concede a quelli che hanno la fede: poter colloquiare con quelli che stanno già in Paradiso, e specialmente con la Regina del Paradiso che è Maria Santissima.
Questo vi raccomando. Rinnovate nelle vostre anime la devozione semplice, ma stabile, seria e fondata sulla dottrina vera, non sulla superstizione, sull'interesse, sulla fantasia, bensì su quello che il Vangelo ci insegna e che la Chiesa commenta con tanta provvidenziale frequenza e con tanta precisione: amare, pregare, venerare, imitare Maria Santissima.
Raccogliamo il messaggio che la Madonna Assunta in cielo manda al mondo, manda alla Chiesa, manda ad ogni vita, animata dalla grazia del battesimo e dei sacramenti e continuamente confortata, come scrive S. Paolo, ad essere santi ed immacolati al cospetto di Dio nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà" (Ef. 1,4-6).
CONTEMPLIAMO IL MISTERO
Guidati da Maria fissiamo lo sguardo sul volto di Cristo per poi aprire il cuore alla lode trinitaria, traguardo di ogni conteniplasione cristiana.
Mostraci il tuo volto, Signore, in te speriamo. Donaci il tuo sguardo Maria: con te crediamo, con te amiamo.
Padre nostro... Ave Maria... e benedetto il frutto del tuo seno Gesù, che ti ha portata in cielo in anima e corpo ... Santa Maria... (10 volte). Gloria al Padre...
PREGHIAMO CON IL BEATO BARTOLO LONGO
O santa immacolata Verginità di Maria, non sappiamo con quali parole lodarti!
O Signora nostra dolcissima, Tu hai già lasciato la terra, e sei giunta al tuo regno dove siedi Regina sopra tutti i cori degli Angeli.
Ci rallegriamo con te di sì alto privilegio della tua Assunzione in Cielo.
Ma ricordati che fu per noi peccatori che Tu fosti elevata a tanta dignità e gloria; perciò non hai perduto, anzi in Te è cresciuta la compassione verso di noi poveri figli di Adamo. Dal gran trono, dunque, dove regni, rivolgi, o Maria, anche sopra di noi gli occhi tuoi pietosi, ed abbi pietà di noi. Guardaci e soccorrici.
Per i meriti dunque della tua beata morte, impetraci l'amore alla perfezione con una fede forte, una coscienza retta, un cuore puro nelle intenzioni, per uscire da questa vita in grazia di Dio: e così venire in paradiso, a lodarti e a cantare le tue glorie, come Tu meriti.
(Dagli Scritti di Bartolo Longo)
La giaculatoria che ora recitiamo ci aiuti ad unire il significato del mistero che abbiamo pregato con l'impegno di vita.
Regina del Santo Rosario di Pompei, Madre nostra dolcissima, ottienici che, contemplando il tuo volto, più bello del sole, ci sentiamo rapiti dalla bellezza di Dio e ci impegniamo a costruire il mondo secondo il suo cuore.
Beato Bartolo Longo, apostolo del Santo Rosario, prega per noi.
PICCOLA SUPPLICA ALLA MADONNA DI POMPEI
Dopo aver meditato e contemplato il mistero, concludiamo la nostra preghiera rivolgendoci con amore filiale a Colei alla cui scuola impariamo a immergerci nel mistero di Dio e a vivere come a Lui piace.
Vergine del Santo Rosario, Madre del Redentore, donna della nostra terra innalzata al di sopra dei cieli umile serva del Signore proclamata Regina del mondo dal profondo delle nostre miserie noi ricorriamo a Te. Con fiducia di figli guardiamo il tuo viso dolcissimo. Coronata di dodici stelle, Tu ci porti al mistero del Padre, Tu risplendi di Spirito Santo, Tu ci doni il tuo Bimbo divino, Gesù, nostra speranza unica salvezza del mondo. Porgendoci il tuo Rosario Tu ci inviti a fissare il suo volto. Tu ci apri il suo cuore, abisso di gioia e di dolore, di luce e di gloria, mistero del figlio di Dio, fatto uomo per noi. Ai tuoi piedi sulle orme dei Santi ci sentiamo famiglia di Dio. Madre e modello della Chiesa, Tu sei guida e sostegno sicuro. Rendici un cuor solo e un'anima sola, popolo forte in cammino verso la patria del cielo. Ti consegniamo le nostre miserie, le tante strade dell'odio e del sangue le mille antiche e nuove povertà e soprattutto il nostro peccato. A te ci affidiamo, Madre di misericordia: ottienici il perdono di Dio, aiutaci a costruire un mondo secondo il tuo cuore. O Rosario benedetto di Maria catena dolce che ci annoda a Dio, catena d'amore che ci fa fratelli, noi non ti lasceremo mai più. Nelle nostre mani sarai arma di pace e di perdono, stella del nostro cammino. E il bacio a te con l'ultimo respiro ci immergerà in un'onda di luce, nella visione della Madre amata e del Figlio divino, anelito e gioia del nostro cuore con il Padre e lo Spirito Santo. Amen.
Prima di metterci in ascolto della Parola di Dio, invochiamo lo Spirito Santo e preghiamo con la fede della Chiesa.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
INVOCHIAMO LO SPIRITO SANTO
Noi ti adoriamo e ti amiamo con tutto il nostro cuore, o Spirito divino, Dio onnipotente, Amore del Padre e del Figlio. Vieni dunque, o Dio di bontà e di misericordia, a dare la grazia col tuo alito vivificatore al nostro cuore; vieni, o Fuoco divino e insegnaci a parlare il linguaggio dei Santi. Vieni e con la tua luce ineffabile illuminaci, col tuo fuoco purificaci, accendici il cuore e rendilo ardente della tua carità. Spirito di verità, senza di te siamo nell'errore; Spirito di amore, senza di te siamo aridi; Spirito di vita, senza di te siamo senza vita. Donaci, perciò, o Dio di bontà, i frutti del tuo Spirito. Amen.
(Dagli Scritti di Bartolo Longo)
PREGHIAMO CON LA CHIESA
O Dio, che volgendo lo sguardo all'umiltà della Vergine Maria l'hai innalzata alla sublime dignità di madre del tuo unico Figlio fatto uomo e l'hai coronata di gloria incomparabile, fa' che, inseriti nel mistero di salvezza, anche noi possiamo per sua intercessione giungere fino a te nella gloria del cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. (Messale Romano, Colletta dall'Assunzione della Beata Vergine Maria)
ASCOLTIAMO LA PAROLA DI DIO
Per dare maggiore profóndità alla nostra meditazione apriamo il cuore al Signore che ci parla.
Dal Cantico dei Cantici (2,8-14)
Una voce! Il mio diletto! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline. Somiglia il mio diletto a un capriolo o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia attraverso le inferriate. Ora parla il mio diletto e mi dice: "Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! Perché, ecco, l'inverno è passato, è cessata la pioggia, se n'è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. Il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro".
MEDITIAMO
L'ascolto e la meditazione si nutrono di silenzio. Facciamo una breve pausa, poi, leggiamo e continuiamo a meditare.
Dai Discorsi di Paolo VI
La Madonna ci ascolta, ci vede, ci protegge, ci è vicina. È la madre di tutti i viventi, la madre della Chiesa, per cui siamo non solo autorizzati, ma invitati al colloquio con Lei.
Il mistero dell'Assunzione, che esalta Maria nelle sue vette più alte e inaccessibili, ci esorta a rinnovare questo rapporto confidenziale con Lei, nella consapevolezza di essere tanto bisognosi di soccorso, di aiuto, di luce, di forza, di conforto.
Dobbiamo rinverdire quella che con il linguaggio della pietà cristiana chiamiamo la devozione alla Madonna: Siamo devoti di Maria? Diciamo bene 1'Ave Maria, che è la preghiera programmatica della nostra devozione? Diciamo il Rosario?
Come fanciulli come anime pie, come anime semplici, come anime alcune volte doloranti, disperate, dobbiamo ritornare alla pietà, alla misericordia, al soccorso della Madonna. Madonna, aiutaci, sii vicina ai nostri casi, alle nostre sventure, ai nostri bisogni, alle nostre esperienze.
Vedi in che mondo viviamo, specialmente laddove vediamo profanata la vita umana da sentimenti, azioni, costumi che non sono quelli cristiani. Non c'è rispetto per la vita, per la dignità delle persone, per l'innocenza dei nostri costumi.
Dobbiamo perciò tornare ad essere capaci di discorrere in ogni momento con Maria Santissima. Non è difficile né per le anime grandi, né per le anime piccole. E il rapporto trascendente e sublime che la pietà cristiana concede a quelli che hanno la fede: poter colloquiare con quelli che stanno già in Paradiso, e specialmente con la Regina del Paradiso che è Maria Santissima.
Questo vi raccomando. Rinnovate nelle vostre anime la devozione semplice, ma stabile, seria e fondata sulla dottrina vera, non sulla superstizione, sull'interesse, sulla fantasia, bensì su quello che il Vangelo ci insegna e che la Chiesa commenta con tanta provvidenziale frequenza e con tanta precisione: amare, pregare, venerare, imitare Maria Santissima.
Raccogliamo il messaggio che la Madonna Assunta in cielo manda al mondo, manda alla Chiesa, manda ad ogni vita, animata dalla grazia del battesimo e dei sacramenti e continuamente confortata, come scrive S. Paolo, ad essere santi ed immacolati al cospetto di Dio nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà" (Ef. 1,4-6).
CONTEMPLIAMO IL MISTERO
Guidati da Maria fissiamo lo sguardo sul volto di Cristo per poi aprire il cuore alla lode trinitaria, traguardo di ogni conteniplasione cristiana.
Mostraci il tuo volto, Signore, in te speriamo. Donaci il tuo sguardo Maria: con te crediamo, con te amiamo.
Padre nostro... Ave Maria... e benedetto il frutto del tuo seno Gesù, che ti ha portata in cielo in anima e corpo ... Santa Maria... (10 volte). Gloria al Padre...
PREGHIAMO CON IL BEATO BARTOLO LONGO
O santa immacolata Verginità di Maria, non sappiamo con quali parole lodarti!
O Signora nostra dolcissima, Tu hai già lasciato la terra, e sei giunta al tuo regno dove siedi Regina sopra tutti i cori degli Angeli.
Ci rallegriamo con te di sì alto privilegio della tua Assunzione in Cielo.
Ma ricordati che fu per noi peccatori che Tu fosti elevata a tanta dignità e gloria; perciò non hai perduto, anzi in Te è cresciuta la compassione verso di noi poveri figli di Adamo. Dal gran trono, dunque, dove regni, rivolgi, o Maria, anche sopra di noi gli occhi tuoi pietosi, ed abbi pietà di noi. Guardaci e soccorrici.
Per i meriti dunque della tua beata morte, impetraci l'amore alla perfezione con una fede forte, una coscienza retta, un cuore puro nelle intenzioni, per uscire da questa vita in grazia di Dio: e così venire in paradiso, a lodarti e a cantare le tue glorie, come Tu meriti.
(Dagli Scritti di Bartolo Longo)
La giaculatoria che ora recitiamo ci aiuti ad unire il significato del mistero che abbiamo pregato con l'impegno di vita.
Regina del Santo Rosario di Pompei, Madre nostra dolcissima, ottienici che, contemplando il tuo volto, più bello del sole, ci sentiamo rapiti dalla bellezza di Dio e ci impegniamo a costruire il mondo secondo il suo cuore.
Beato Bartolo Longo, apostolo del Santo Rosario, prega per noi.
PICCOLA SUPPLICA ALLA MADONNA DI POMPEI
Dopo aver meditato e contemplato il mistero, concludiamo la nostra preghiera rivolgendoci con amore filiale a Colei alla cui scuola impariamo a immergerci nel mistero di Dio e a vivere come a Lui piace.
Vergine del Santo Rosario, Madre del Redentore, donna della nostra terra innalzata al di sopra dei cieli umile serva del Signore proclamata Regina del mondo dal profondo delle nostre miserie noi ricorriamo a Te. Con fiducia di figli guardiamo il tuo viso dolcissimo. Coronata di dodici stelle, Tu ci porti al mistero del Padre, Tu risplendi di Spirito Santo, Tu ci doni il tuo Bimbo divino, Gesù, nostra speranza unica salvezza del mondo. Porgendoci il tuo Rosario Tu ci inviti a fissare il suo volto. Tu ci apri il suo cuore, abisso di gioia e di dolore, di luce e di gloria, mistero del figlio di Dio, fatto uomo per noi. Ai tuoi piedi sulle orme dei Santi ci sentiamo famiglia di Dio. Madre e modello della Chiesa, Tu sei guida e sostegno sicuro. Rendici un cuor solo e un'anima sola, popolo forte in cammino verso la patria del cielo. Ti consegniamo le nostre miserie, le tante strade dell'odio e del sangue le mille antiche e nuove povertà e soprattutto il nostro peccato. A te ci affidiamo, Madre di misericordia: ottienici il perdono di Dio, aiutaci a costruire un mondo secondo il tuo cuore. O Rosario benedetto di Maria catena dolce che ci annoda a Dio, catena d'amore che ci fa fratelli, noi non ti lasceremo mai più. Nelle nostre mani sarai arma di pace e di perdono, stella del nostro cammino. E il bacio a te con l'ultimo respiro ci immergerà in un'onda di luce, nella visione della Madre amata e del Figlio divino, anelito e gioia del nostro cuore con il Padre e lo Spirito Santo. Amen.
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Lun 21 Ott 2013, 22:26 Da tina
» martedì 3 settembre 2013
Mar 03 Set 2013, 16:13 Da tina
» venerdì 12 luglio 2013
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Lun 11 Mar 2013, 17:57 Da tina