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CHIAMÒ A SÉ QUELLI CHE EGLI VOLLE
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CHIAMÒ A SÉ QUELLI CHE EGLI VOLLE
Poi salì sulla montagna e chiamò a sé quei che volle; ed essi andarono a lui. 14Ne costituì Dodici che stessero con lui, 15e così mandarli a predicare il Vangelo col potere di cacciare i demoni. 16Costituì dunque i Dodici: Simone, a cui diede il nome di Pietro; 17Giacomo di Zebedeo e Giovanni, fratello di Giacomo, a cui diede il nome di "Boanerghes", cioè figli del tuono; 18Andrea; Filippo; Bartolomeo; Matteo; Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Taddeo; Simone lo Zelante; 19e Giuda Iscariota, che poi lo tradì.
(Mc 3,13-19)
Gesù salì sul monte. Luca specifica: «a pregare», passò tutta la notte in preghiera. La preghiera è la più alta attività intellettiva dell’uomo; la più alta attività che l’uomo può fare è la preghiera. E la vera preghiera è già ascolto di Dio che parla. Ma Dio parla pianissimo, e allora bisogna mettere l’anima nel silenzio, ascoltare. Poi c’è la risposta; ma prima sentire parlare. Ora, per sentire parlare Dio, ci sono certe zone che sono privilegiate: pensate la montagna: il silenzio, non c’è frastuono, è più vicina al cielo, si sente Dio tanto accanto a noi. Per esempio la notte: la notte si sente molto bene il silenzio, perché l’aria è rarefatta; e nella notte sentite anche lo scatto del legno, i minimi rumori come li sentite!
Dio è silenzio. Certe volte il silenzio è più forte della parola. Due persone quando si vogliono bene, certe volte sono sole, lì vicine, una accanto all’altra, si tengono per mano: una ascolta il cuore dell’altra. È la preghiera più bella, preghiera che è amore. Ascoltare la persona che noi si ama, ascoltare Dio.
Ecco perché Gesù «salì sul monte», strumento di colloquio, di dialogo, di ascolto. È il Verbo tutto-ascolto del Padre. Perché il giorno dopo è un’azione straordinaria.
Chiamò a sé quelli che egli volle. Li sceglie lui. Per quale motivo ha scelto questi? Non lo sappiamo, non c’è motivazione: è solo amore. «Quelli che egli volle». «Il Figlio dà la vita a chi vuole»: la libertà sovrana di Dio. Da parte nostra che cosa è?
Ed essi andarono da lui. La risposta: accettare, avvicinarsi, credere.
Ne costituì dodici, ne creò dodici. È una nuova creazione, è il nuovo Israele, l’Israele di Dio. Come le dodici tribù facevano la Chiesa antica, così i dodici apostoli fanno la Chiesa nuova. Per quale motivo, per quale scopo ne creò dodici: è una nuova creazione, la Chiesa.
Perché stessero con lui. Prima esigenza: stare con, vuol dire amarlo. Quando voi volete bene a una persona state sempre con quella. La prima cosa che ci chiede è amore: «Mi ami tu?» dirà a Pietro. Poi: Per mandarli a predicare, invio in missione. A predicare vuol dire evangelizzare. E l’ultimo comando di Gesù sarà questo: «Annunciate il Vangelo a ogni creatura». Quindi assimilare, avere tutto il Vangelo, farlo proprio, pregare sul Vangelo.
La Parola di Dio va spiegata. Ecco il discepolato: il discepolo deve spiegare, altrimenti come può capire la gente? «Mandarli a predicare», la missione, continuare la missione di Gesù. «Io per questo sono nato – diceva Gesù – per questo sono venuto al mondo: per rendere testimonianza alla verità», per annunciare la parola del Padre, il Vangelo. E poi per un altro motivo:
Perché avessero il potere di scacciare i demoni. La lotta è tra Gesù e il demonio. Ma come mai il Signore ha dato tanto potere al demonio, che è una sua creatura? Questo mistero lo capiremo di là; certo che però vince il Signore. Ma noi dobbiamo continuare questa lotta-scontro col demonio, il quale è intelligentissimo.
L’Apocalisse dice che ha sette teste; noi ne abbiamo una. Quindi ci batte, è di una intelligenza sopraffina. È pericolosissimo, ed è di una astuzia formidabile. Ha una grande paura, anzi due grandi paure: la prima paura è la Parola di Gesù, non la può sentire, gli fa terrore, perché è Dio. Quando all’indemoniato leggete il vangelo… è una cosa spaventosa, vanno in tutte le furie, il demonio non vuol sentire. E poi la seconda paura: «Quella», non la chiama mai «la Madonna», «l’Immacolata». Ha una paura terribile, perché, vedete, la Vergine e l’Emmanuele sono legati insieme. È l’intervento di Dio, è l’azione di Dio. La Parola di Dio è la spada aguzza a doppio taglio, è il fulmine che lo incenerisce. E la Madonna è la creatura che gli schiaccia il capo, che lo vince.
«Perché avessero il potere di scacciare i demoni», scacciare i demoni dalle anime, cioè scacciare il peccato dalle anime; cioè portarle in grazia. La cosa più stupenda è portare le anime in grazia. Il demonio invece fa di tutto per trascinarci nel fuoco eterno, nell’infelicità eterna. E noi non ci badiamo… non ci crediamo.
E quanta gente si perde; nessuno gliene parla mai. Non si parla più dell’inferno, del demonio, niente… mentre è una realtà e che realtà! Vedete che certe volte si dice: «Ho l’inferno dentro» quando c’è il rimorso, c’è il demonio dentro. Il demonio ha una grande paura: teme la parola di Dio, teme Gesù. E teme «Quella», non la chiama mai «l’Immacolata», «la Madre di Dio», ma «Quella»!
E allora abituatevi mentalmente a questo esorcismo, come faceva Gesù, le stesse parole: «Taci, Satana, ed esci da quest’anima. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e di Maria». Quando lo dite, anche mentalmente, il demonio riceve una di quelle sventole che vien messo K.O.! Quindi, coraggio! Lottare contro il demonio, quindi portare le anime in grazia.
Ne costituì dunque dodici. Ecco la funzione della Chiesa. E vedete che il mistero della Chiesa è il mistero della riconciliazione, portare le anime in grazia, cacciare il demonio. E vedete che la Chiesa è una comunità di peccatori perdonati: «Tutti voi siete cattivi» diceva Gesù; ma perdonati, quindi ancora più belli di prima. La Confessione e il prolungamento del Battesimo. Il Battesimo cancella la macchia originale, la Confessione cancella tutti i peccati attuali.
Costituì dunque i dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro. Dette il nome nuovo. Pietro vuol dire roccia incrollabile.
Poi Giacomo di Zebedeo e Giovanni, fratello di Giacomo. Sono i tre prediletti da Gesù.
Ai quali diede il nome di Boànerghes, cioè figli del tuono: tutti Parola di Dio, figli del tuono. Potrebbe anche indicare: temperamento forte; ma è soprattutto il tuono, la Parola di Dio. Figli del tuono, il cui contenuto è Parola di Dio. E poi: Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il cananeo. E guardate: Matteo, un pubblicano, uno di estrema destra; Simone il cananeo: cananeo vuol dire zelota, uno di estrema sinistra. Gesù non bada alla coloritura politica, piglia tutti, basta che siano impegnati per il Regno di Dio.
E Giuda Iscariota. "Isch" voleva dire uomo, ma potrebbe anche indicare "iscariota": armato di pugnale, guerrigliero.
Quello che lo tradì. È un traditore. E anche questo mistero… Doveva essere intelligentissimo; era stato amato da Gesù, eppure lo ha tradito. Vedete come il cuore umano è capace di tutto e del contrario di tutto.
Questi formano la Chiesa, la comunità di Gesù: Gesù con i suoi discepoli.
(Mc 3,13-19)
Gesù salì sul monte. Luca specifica: «a pregare», passò tutta la notte in preghiera. La preghiera è la più alta attività intellettiva dell’uomo; la più alta attività che l’uomo può fare è la preghiera. E la vera preghiera è già ascolto di Dio che parla. Ma Dio parla pianissimo, e allora bisogna mettere l’anima nel silenzio, ascoltare. Poi c’è la risposta; ma prima sentire parlare. Ora, per sentire parlare Dio, ci sono certe zone che sono privilegiate: pensate la montagna: il silenzio, non c’è frastuono, è più vicina al cielo, si sente Dio tanto accanto a noi. Per esempio la notte: la notte si sente molto bene il silenzio, perché l’aria è rarefatta; e nella notte sentite anche lo scatto del legno, i minimi rumori come li sentite!
Dio è silenzio. Certe volte il silenzio è più forte della parola. Due persone quando si vogliono bene, certe volte sono sole, lì vicine, una accanto all’altra, si tengono per mano: una ascolta il cuore dell’altra. È la preghiera più bella, preghiera che è amore. Ascoltare la persona che noi si ama, ascoltare Dio.
Ecco perché Gesù «salì sul monte», strumento di colloquio, di dialogo, di ascolto. È il Verbo tutto-ascolto del Padre. Perché il giorno dopo è un’azione straordinaria.
Chiamò a sé quelli che egli volle. Li sceglie lui. Per quale motivo ha scelto questi? Non lo sappiamo, non c’è motivazione: è solo amore. «Quelli che egli volle». «Il Figlio dà la vita a chi vuole»: la libertà sovrana di Dio. Da parte nostra che cosa è?
Ed essi andarono da lui. La risposta: accettare, avvicinarsi, credere.
Ne costituì dodici, ne creò dodici. È una nuova creazione, è il nuovo Israele, l’Israele di Dio. Come le dodici tribù facevano la Chiesa antica, così i dodici apostoli fanno la Chiesa nuova. Per quale motivo, per quale scopo ne creò dodici: è una nuova creazione, la Chiesa.
Perché stessero con lui. Prima esigenza: stare con, vuol dire amarlo. Quando voi volete bene a una persona state sempre con quella. La prima cosa che ci chiede è amore: «Mi ami tu?» dirà a Pietro. Poi: Per mandarli a predicare, invio in missione. A predicare vuol dire evangelizzare. E l’ultimo comando di Gesù sarà questo: «Annunciate il Vangelo a ogni creatura». Quindi assimilare, avere tutto il Vangelo, farlo proprio, pregare sul Vangelo.
La Parola di Dio va spiegata. Ecco il discepolato: il discepolo deve spiegare, altrimenti come può capire la gente? «Mandarli a predicare», la missione, continuare la missione di Gesù. «Io per questo sono nato – diceva Gesù – per questo sono venuto al mondo: per rendere testimonianza alla verità», per annunciare la parola del Padre, il Vangelo. E poi per un altro motivo:
Perché avessero il potere di scacciare i demoni. La lotta è tra Gesù e il demonio. Ma come mai il Signore ha dato tanto potere al demonio, che è una sua creatura? Questo mistero lo capiremo di là; certo che però vince il Signore. Ma noi dobbiamo continuare questa lotta-scontro col demonio, il quale è intelligentissimo.
L’Apocalisse dice che ha sette teste; noi ne abbiamo una. Quindi ci batte, è di una intelligenza sopraffina. È pericolosissimo, ed è di una astuzia formidabile. Ha una grande paura, anzi due grandi paure: la prima paura è la Parola di Gesù, non la può sentire, gli fa terrore, perché è Dio. Quando all’indemoniato leggete il vangelo… è una cosa spaventosa, vanno in tutte le furie, il demonio non vuol sentire. E poi la seconda paura: «Quella», non la chiama mai «la Madonna», «l’Immacolata». Ha una paura terribile, perché, vedete, la Vergine e l’Emmanuele sono legati insieme. È l’intervento di Dio, è l’azione di Dio. La Parola di Dio è la spada aguzza a doppio taglio, è il fulmine che lo incenerisce. E la Madonna è la creatura che gli schiaccia il capo, che lo vince.
«Perché avessero il potere di scacciare i demoni», scacciare i demoni dalle anime, cioè scacciare il peccato dalle anime; cioè portarle in grazia. La cosa più stupenda è portare le anime in grazia. Il demonio invece fa di tutto per trascinarci nel fuoco eterno, nell’infelicità eterna. E noi non ci badiamo… non ci crediamo.
E quanta gente si perde; nessuno gliene parla mai. Non si parla più dell’inferno, del demonio, niente… mentre è una realtà e che realtà! Vedete che certe volte si dice: «Ho l’inferno dentro» quando c’è il rimorso, c’è il demonio dentro. Il demonio ha una grande paura: teme la parola di Dio, teme Gesù. E teme «Quella», non la chiama mai «l’Immacolata», «la Madre di Dio», ma «Quella»!
E allora abituatevi mentalmente a questo esorcismo, come faceva Gesù, le stesse parole: «Taci, Satana, ed esci da quest’anima. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e di Maria». Quando lo dite, anche mentalmente, il demonio riceve una di quelle sventole che vien messo K.O.! Quindi, coraggio! Lottare contro il demonio, quindi portare le anime in grazia.
Ne costituì dunque dodici. Ecco la funzione della Chiesa. E vedete che il mistero della Chiesa è il mistero della riconciliazione, portare le anime in grazia, cacciare il demonio. E vedete che la Chiesa è una comunità di peccatori perdonati: «Tutti voi siete cattivi» diceva Gesù; ma perdonati, quindi ancora più belli di prima. La Confessione e il prolungamento del Battesimo. Il Battesimo cancella la macchia originale, la Confessione cancella tutti i peccati attuali.
Costituì dunque i dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro. Dette il nome nuovo. Pietro vuol dire roccia incrollabile.
Poi Giacomo di Zebedeo e Giovanni, fratello di Giacomo. Sono i tre prediletti da Gesù.
Ai quali diede il nome di Boànerghes, cioè figli del tuono: tutti Parola di Dio, figli del tuono. Potrebbe anche indicare: temperamento forte; ma è soprattutto il tuono, la Parola di Dio. Figli del tuono, il cui contenuto è Parola di Dio. E poi: Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il cananeo. E guardate: Matteo, un pubblicano, uno di estrema destra; Simone il cananeo: cananeo vuol dire zelota, uno di estrema sinistra. Gesù non bada alla coloritura politica, piglia tutti, basta che siano impegnati per il Regno di Dio.
E Giuda Iscariota. "Isch" voleva dire uomo, ma potrebbe anche indicare "iscariota": armato di pugnale, guerrigliero.
Quello che lo tradì. È un traditore. E anche questo mistero… Doveva essere intelligentissimo; era stato amato da Gesù, eppure lo ha tradito. Vedete come il cuore umano è capace di tutto e del contrario di tutto.
Questi formano la Chiesa, la comunità di Gesù: Gesù con i suoi discepoli.
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