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mercoledì 20 gennaio
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mercoledì 20 gennaio
II Settimana - Tempo Ordinario
Santi Fabiano e Sebastiano
Memoria facoltativa
Antifonad’Ingresso Sal 65,4 Tutta la terra ti adori, o Dio, inneggi a te:Santi Fabiano e Sebastiano
Memoria facoltativa
inneggi al tuo nome, o Altissimo.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che governi il cielo e la terra,
ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo
e dona ai nostri giorni la tua pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Prima Lettura 1 Sam 17, 32-33.37.40-51
Dal primo libro di Samuèle
In quei giorni, Davide disse a Saul: «Nessuno si perda d’animo a causa di costui. Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo». Saul rispose a Davide: «Tu non puoi andare contro questo Filisteo a combattere con lui: tu sei un ragazzo e costui è uomo d’armi fin dalla sua adolescenza». Davide aggiunse: «Il Signore che mi ha liberato dalle unghie del leone e dalle unghie dell’orso, mi libererà anche dalle mani di questo Filisteo». Saul rispose a Davide: «Ebbene va’ e il Signore sia con te».
Davide prese in mano il suo bastone, si scelse cinque ciottoli lisci dal torrente e li pose nella sua sacca da pastore, nella bisaccia; prese ancora in mano la fionda e si avvicinò al Filisteo.
Il Filisteo avanzava passo passo, avvicinandosi a Davide, mentre il suo scudiero lo precedeva. Il Filisteo scrutava Davide e, quando lo vide bene, ne ebbe disprezzo, perché era un ragazzo, fulvo di capelli e di bell’aspetto. Il Filisteo disse a Davide: «Sono io forse un cane, perché tu venga a me con un bastone?». E quel Filisteo maledisse Davide in nome dei suoi dèi. Poi il Filisteo disse a Davide: «Fatti avanti e darò le tue carni agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche».
Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l’asta. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d’Israele, che tu hai sfidato. In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e ti staccherò la testa e getterò i cadaveri dell’esercito filisteo agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche; tutta la terra saprà che vi è un Dio in Israele. Tutta questa moltitudine saprà che il Signore non salva per mezzo della spada o della lancia, perché del Signore è la guerra ed egli vi metterà certo nelle nostre mani».
Appena il Filisteo si mosse avvicinandosi incontro a Davide, questi corse a prendere posizione in fretta contro il Filisteo. Davide cacciò la mano nella sacca, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte. La pietra s’infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra.
Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra, colpì il Filisteo e l’uccise, benché Davide non avesse spada. Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò la testa. I Filistei videro che il loro eroe era morto e si diedero alla fuga.
Parola di Dio
I combattimenti singoli erano un aprassi nota nel Medio Oriente di quell’epoca. Provenivano forse dal mondo greco; i Filistei sembrano essere stati i puù ardenti sostenitori (1Sam, 17; 2Sam 21,15-22; cfr 2Sam 2,12-17), perché armati bene per il combattimento corpo a corpo. Il combattimento singolo divenne rapidamente un << cliché >> della letteratura epica e spesso fu legato all’opera creatrice di Dio trionfatore sulle forze del Male.
Il combattimento che oppone Davide e Golia si conclude con la vittoria del << peso piuma >> sul << peso massimo >>; ciò sembra talmente meraviglioso che la tradizione ci ha visto volentieri un segno della presenza di Dio (v. 47). Questo tema diverrà presto un << leit motiv >> della predicazione dei profeti contro le spesi militari: non importa se Israele rimane debole sul piano degli armamenti, se dispone di un attrezzamento fuori moda: Dio combatte per lui.
Salmo responsoriale Sal 143
Rit. Dio solo è la nostra forza.
Benedetto il Signore, mia roccia,
che addestra le mie mani alla guerra,
le mie dita alla battaglia.
Mio alleato e mia fortezza,
mio rifugio e mio liberatore,
mio scudo in cui confido,
colui che sottomette i popoli al mio giogo.
O Dio, ti canterò un canto nuovo,
inneggerò a te con l’arpa a dieci corde,
a te, che dai vittoria ai re,
che scampi Davide, tuo servo, dalla spada iniqua.
Canto al Vangelo Cf Mt 4,23
Alleluia, alleluia.
Tu hai compassione di tutti e nulla disprezzi
di quanto hai creato, Signore, che ami la vita.
Alleluia.
Vangelo Mc 3,1-6
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
Parola del Signore
La guarigione viene narrata al modo solito: dopo i dati concernenti il caso della malattia, - qui, un uomo con una mano disseccata, ossia paralizzata, in cui non scorre più il sangue, - segue la parola taumaturgica di Gesù, e quindi se ne costata l’efficacia immediata. Al centro la parola rivolta da Gesù ai suoi avversari, i quali lo spiano maliziosamente per tendergli un agguato. Gesù indirizza loro due domande, che sono da considerare con la massima attenzione per il crescendo con cui esse si susseguono.
Gesù comincia da una frase nella quale colloca il dovere dell’amore al di sopra dell’ordinamento del culto legale. I farisei, eccetto il caso di pericolo di morte, vietano che di sabato si compiano le operazioni necessarie per prestare assistenza a un ammalato; per Gesù quello che conta maggiormente è il dovere di compiere il bene, poiché già l’omissione del bene è fare un male.
Tutto ciò che Gesù dice fa, avviene per <
Orazione sulle Offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, Signore,
di partecipare degnamente ai santi misteri
perché, ogni volta che celebriamo
questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio,
si compie l’opera della nostra redenzione.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione Sal 23,5
Dinanzi a me hai preparato una mensa
e il mio calice trabocca.
Orazione dopo la Comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore,
perché nutriti con l’unico pane di vita
formiamo un cuor solo e un’anima sola.
Per Cristo nostro Signore.
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Lun 21 Ott 2013, 22:26 Da tina
» martedì 3 settembre 2013
Mar 03 Set 2013, 16:13 Da tina
» venerdì 12 luglio 2013
Ven 12 Lug 2013, 15:06 Da tina
» venerdì 5 luglio 2013
Ven 05 Lug 2013, 15:52 Da tina
» CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESÙ
Gio 27 Giu 2013, 16:15 Da tina
» Beata Vergine Maria Consolatrice (La Consolata) Venerata a Torino
Gio 20 Giu 2013, 12:08 Da tina
» Beata Vergine Maria di Fatima 13 maggio
Lun 13 Mag 2013, 22:39 Da tina
» lunedì 13 maggio
Lun 13 Mag 2013, 22:33 Da tina
» lunedì 11 marzo
Lun 11 Mar 2013, 17:57 Da tina