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DOMENICA 24 GENNAIO

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Messaggio Da tina Dom 24 Gen 2010, 01:49

Domenica III - Tempo Ordinario
Anno C
III settimana del salterio
San Francesco di Sales
Antifona d'ingresso

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore da tutta la terra;
splendore e maestà dinanzi a lui.
potenza e bellezza nel suo santuario. (Sal 96,1.6)


Colletta

O Padre, tu hai mandato il Cristo, re e profeta,
ad annunziare ai poveri il lieto messaggio del tuo regno,
fa’ che la sua parola che oggi risuona nella Chiesa,
ci edifichi in un corpo solo
e ci renda strumento di liberazione e di salvezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...



Prima lettura Ne 8,2-4.5-6.8-10

Dal libro di Neemìa

In quei giorni, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza.
Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore.
I levìti leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura.
Neemìa, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge.
Poi Neemìa disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza».
Parola di Dio


Like a Star @ heaven Verso gli anni 445-440 a. C. i rimpatriati dalla cattività di Babilònia hanno restaurato Gerusalemme; il sacerdote Esdra ha dedicato una parte notevole della sua attività a rivalorizzare la lettura dei libri sacri.

Like a Star @ heaven Il primo giorno del settimo mese (chiamato Tishrì) cadeva la festa detta delle trombe (questo mese andava all’incirca da metà settembre a metà ottobre).

Like a Star @ heaven Era un giorno di allegria, e anche i pasti (carni grasse e liquori dolci) dovevano risentire della gioia popolare. A coloro che non potevano affrontare le spese di questi preparativi, i più agiati facevano portare delle porzioni già pronte, perché nessuno potesse considerarsi escluso dalla gioia comune.

Like a Star @ heaven La festa comportava una parte liturgica in cui si offrivano molti sacrifici (Num 29,1-6). Il testo non parla di queste oblazioni rituali, perché tutta la sua attenzione è attratta dalla liturgia della parola.

Like a Star @ heaven Nelle parole della Legge (Torà), il popolo d’Israele incontra Dio stesso. Dio si è, per così dire, incarnato nella Legge. La parola di Dio è Dio stesso che si rivela.

Salmo responsoriale Sal 18


Rit. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore.



Seconda lettura 1Cor 12,12-30

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.
E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. Se il piede dicesse: «Poiché non sono mano, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo. E se l’orecchio dicesse: «Poiché non sono occhio, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo. Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato?
Ora, invece, Dio ha disposto le membra del corpo in modo distinto, come egli ha voluto. Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo? Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo. Non può l’occhio dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; oppure la testa ai piedi: «Non ho bisogno di voi». Anzi proprio le membra del corpo che sembrano più deboli sono le più necessarie; e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggiore rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggiore decenza, mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore a ciò che non ne ha, perché nel corpo non vi sia divisione, ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui.
Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano?
Parola di Dio.

Like a Star @ heaven Il rapporto tra il pluralismo all’interno della Chiesa è stato vivamente dibattuto già nelle prime comunità cristiane, soprattutto in quelle costituite da cristiani provenienti dal paganesimo. In seno alla comunità cristiana di Corinto, esso aveva portato a dei dibattiti violenti e a un giuoco di intrighi quanto mai meschino.

Like a Star @ heaven Nella sua risposta, Paolo si rifà ad un immagine della filosofia stoica: quella del corpo; e chiarisce così alla comunità ecclesiale i vari modi in cui essa è articolata. E’ vero che la mano e l’occhio hanno - ognuno - una propria funzione specifica, che non può venire assunta ed espletata da alcun altro membro. Tale funzione strettamente singola è possibile e ha senso solo nell’unione vitale con l’intero organismo. Tra un separatismo religioso (che punta sull’individualismo dei singoli) e l’unità, Paolo mostra una chiara preferenza per quest’ultima.

Like a Star @ heaven Cristo ha posto gli uomini da lui redenti in una nuova condizione di libertà. Ma tale libertà così come la vede Paolo, va intesa come forza che ci deve portare a servire in modo più grande e più vasto la comunità. Sbaglierebbe chi intendesse realizzare la libertà donata da Cristo trasformandola in arroganza e in disinteresse per la comunità.

Like a Star @ heaven Nella comunità cristiana vi sono vari tipi di doni e di carismi: in essa vi è, infatti l’apostolo, il profeta, il maestro, il carismatico. Ognuno però deve restare modesto.

Like a Star @ heaven Gli apostoli (non i membri del collegio dei Dodici, fondato da nostro Signore) erano dei missionari che andavano, spinti dallo Spirito, a fondare nuove cristianità.

Like a Star @ heaven I maestri erano in certo modo dei catechisti, che istruivano i fedeli in maniera didattica.

Like a Star @ heaven Gli assistenti erano gli addetti alle opere di carità (di assistenza), i reggitori alle funzioni di amministrazione e di governo delle comunità.


Canto al Vangelo (Lc 4,18)

Alleluia, alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.

Vangelo Lc 1,1-4; 4,14-21

Dal Vangelo secondo Luca

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Parola del Signore

Like a Star @ heaven Luca ha collocato la scena di Nazaret all’inizio della vita e dell’opera di Gesù. Qui Gesù si presenta così come lo vede Luca (v.18). Il nostro brano liturgico accosta la dedica a Teofilo all’episodio di Nazaret. Non si tratta di un accostamento artificioso, ma di una intenzionalità fondamentale dell’evangelista. Gli episodi di Luca 1,5; 4,14 sull’infanzia di Gesù e sull’attività del Battista, possono senza forzatura venir considerati un brano a parte. Il vangelo di Luca potrebbe senz’altro cominciare con l’episodio di Nazaret, come quello di Marco si apre con l’invito di Gesù alla penitenza : << Il tempo è compiuto, il Regno di Dio è vicino >> (Mc 1,15). Anche qui Gesù dice :<< Le scritture si sono adempiute, lo spirito di Dio è sopra di me >> (v. 18).

Like a Star @ heaven Gli evangelisti non sono soltanto dei reporters , ma dei commentatori, addirittura già dei predicatori che propongono una loro figura di Gesù, sono << pittori >>, interpreti, teologi.

Orazione sulle offerte

Accogli i nostri doni, Padre misericordioso,
e consacrali con la potenza del tuo Spirito,
perché diventino per noi sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

“Lo Spirito del Signore è sopra di me:
mi ha mandato per annunziare ai poveri
il lieto messaggio”. (Lc 4,18)

Orazione dopo la comunione

O Dio, che in questi santi misteri
ci hai nutriti col corpo e sangue del tuo Figlio,
fa’ che ci rallegriamo sempre del tuo dono,
sorgente inesauribile di vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.


* * *

Spesso l’uomo si comporta con la vita come fa con la pioggia. Passa il tempo ad aspettare che finisca (Alfred Polgar).
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