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misteri dolorosi

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Messaggio Da tina Gio 18 Feb 2010, 20:58

Nel primo mistero doloroso,
voglio meditare
l’agonia di Gesù Cristo nell’orto degli ulivi
Frutto di questo mistero: Pentimento delle nostre colpe



Dal Vangelo di San Luca
Allora Gesù uscì e andò, come al solito, al monte degli ulivi e anche i discepoli lo seguirono. Arrivati in quel luogo, Gesù disse loro: «Pregate per non entrare in tentazione».

* Durante la preghiera Gesù è oppresso dall’angoscia della morte che lo fa sudare "come gocce di sangue". Nell’ora della prova, soltanto chi prega può resistere alla forza dell’avversario.



Padre nostro. Ave, o Maria (10 volte). Gloria.



Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.



Nel secondo mistero doloroso,
voglio meditare
la flagellazione di Gesù Cristo alla colonna
Frutto di questo mistero: Purificazione e Penitenza



Dal Vangelo di San Luca
Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano, lo bendavano e gli dicevano: «Indovina: chi ti ha colpito?». E molti altri insulti dicevano contro di lui.

* Gesù flagellato è come «Agnello muto davanti a chi lo tosa; non aprì la bocca». Uniti alla Mamma Celeste, nella contemplazione dolorosa dei misteri di Gesù che, per purificarci dalle nostre colpe si lascia flagellare, preghiamo insieme...



Padre nostro. Ave, o Maria (10 volte). Gloria.



Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.



Nel terzo mistero doloroso,
voglio meditare
la coronazione di spine di Gesù
Frutto di questo mistero: Accettazione delle umiliazioni



Dal Vangelo di San Giovanni
Poi i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: «Salve, re dei Giudei!». E gli davano schiaffi. Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa». Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l’uomo!». Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa». Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio».

* Ecco l’uomo che proclama la regalità del silenzio, del dolore, dell’umiliazione, dell’abbandono. «Ecco l’uomo!». Ecco il vostro Re. Regalità del silenzio che parla, del dolore che salva. Anche il Cuore della Mamma Celeste è coronato di spine: la stessa corona che tortura il capo di Gesù, stringe il suo Cuore.



Padre nostro. Ave, o Maria (10 volte). Gloria.



Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.



Nel quarto mistero doloroso,
voglio meditare
il cammino al Calvario di Gesù carico della croce
Frutto di questo mistero: Pazienza nella prova



Dal Vangelo di San Luca
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?». Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.

* Sul Golgota la forte volontà del Padre, volontà amorosa di salvezza, attira Gesù. Ogni trionfo passa per la via del Calvario e della Croce. Con Maria, la Madre di Gesù, riviviamo questo mistero doloroso.



Padre nostro. Ave, o Maria (10 volte). Gloria.



Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.



Nel quinto mistero doloroso,
voglio meditare
la crocifissione e la morte di Gesù Cristo
Frutto di questo mistero: Dono di sé nell'imitazione di Cristo



Dal Vangelo di San Giovanni
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte. E i soldati fecero proprio così. Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, spirò.

* Gesù vede sua Madre con gli occhi colmi di sangue. La morte in croce non è la somma del dolore, è la somma dell’amore; è la gloria massima che Gesù dà al Padre. Gesù dona tutto; aveva ancora una cosa di cui era ricco: la Mamma. Sulla croce ci donerà l’ultimo suo tesoro: sua Madre.



Padre nostro. Ave, o Maria (10 volte). Gloria.



Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.



Salve Regina

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